Reduce da due giorni trascorsi accompagnando alcuni amici spagnoli in visita a Venezia, mi sento di dire la mia riguardo il turismo cittadino. Non è l’ennesimo sfogo, dati alla mano, di lamentele sulla spropositata crescita del fenomeno turistico a Venezia, ma semplicemente una constatazione derivata da esperienze provate sulla mia pelle.
Il fragile equilibrio veneziano è messo ogni giorno alla prova da migliaia di turisti che si riversano in laguna: escursionisti, crocieristi e visitatori vari che arrivano in questa città meravigliosa e fragile vengono però trattati in modi diversi. Chi lavora nel mondo del turismo dovrebbe ben sapere come va trattato il cliente, ossia il turista: è necessario che la persona senta nel profondo il desiderio di ritornare. Anche se Venezia non ha bisogno di turisti che tornino a visitarla, il principio di base è fondamentale: ogni visitatore deve essere trattato bene, non sfruttato. Ci sono però, purtroppo, vari locali e negozi che fanno prezzi diversi per turisti e per residenti, dipendenti che si rivolgono in malo modo, altri ancora cercano di rifilare al malcapitato turista qualche truffa. Per non parlare delle bellezze artistiche e dei musei: sicuramente bisogna contribuire al loro mantenimento, pagandone l’ingresso, però il prezzo del biglietto dev’essere ragionevole, e non costare un patrimonio!
In questo modo chi si sente ingannato non ritorna, e chi invece non si accorge del danno o dell’inautenticità , forse può anche parlar bene della città e delle sue attrazioni, però nel profondo non sentirà di ritornarci.
Personalmente, mi sta a cuore come vengono trattati i visitatori di una città : solo attraverso un’accoglienza sincera il turismo diventa una spinta alla crescita del luogo ed al miglioramento delle relazioni con i locali. Spero che anche a Venezia si possa comprendere questo principio, per migliorare non solo il rapporto quotidiano con le migliaia di visitatori, ma anche la qualità delle attività turistiche e della vita lagunare: il turismo non deve più essere la ragione economica principale della città , ma un nuovo modo di vivere responsabilmente la bellezza artistica e naturale di questo territorio unico al mondo.