Ogni volta che torno in Toscana mi sento rigenerata. Non solo per la quantità di prodotti tipici e di piatti deliziosi che la cucina locale offre, ma soprattutto per i panorami incantevoli della Val d’Orcia e per i piccoli borghi custoditi nell’entroterra. Durante una delle mie scampagnate tra i colli toscani ho scoperto i borghi del tufo: Pitigliano, Sorano e Sovana, paesi nati nella pietra e abbarbicati su ripide pareti di tufo. Me ne sono presto innamorata, e capirete il perché.
Pitigliano
Pitigliano è il più famoso dei borghi del tufo. Bandiera Arancione del TCI, questo borgo misterioso ed affascinante è arroccato su uno sperone di tufo strapiombante su tre lati. Centro etrusco e romano, nel Medioevo fu uno dei maggiori centri della contea aldobrandesca. L’antico centro storico mantiene l’aspetto voluto nel 1400 dagli Orsini, costruttori dell’imponente acquedotto completato poi dai Medici nel XVII secolo. Nel cuore del borgo si può visitare il grandioso Palazzo Orsini che ospita il Museo Civico Archeologico, il Duomo o la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, la Fontana delle Sette Cannelle, la Chiesa di Santa Maria ed il ghetto ebraico, dove tra vicoli suggestivi si trova la restaurata Sinagoga del XVI secolo, a testimonianza della cultura ebraica sul territorio, così come il forno delle azzime, il macello, le cantine per il vino Kasher, la tintoria e il bagno rituale.
Nella seconda metà del 1500 infatti in Maremma trovarono rifugio ebrei levantini, spagnoli e romani, perseguitati dallo Stato della Chiesa: a Pitigliano ed a Sorano si radicò una forte comunità ebraica, che raggiunse l’apice nella seconda metà del 1800, quando Pitigliano venne chiamata “la Piccola Gerusalemme”. Oggi il ghetto ebraico ne preserva la memoria nei luoghi e delle tradizioni gastronomiche: noi abbiamo mangiato benissimo alla Locanda del Pozzo Antico, che vi consiglio per i suoi piatti tipici con alcune ricette ebraiche.
Sorano
Poco distante da Pitigliano si erge Sorano, caratteristico borgo abbarbicato su una rupe di tufo. Altra Bandiera Arancione del TCI, offre la migliore versione di sé da ovest, con le case-torri a picco sulla valle e le case rupestri scavate nel tufo. Sorano è il più antico dei borghi del tufo e può sembrare a prima vista un paese abbandonato; effettivamente negli ultimi anni diversi abitanti hanno lasciato il centro a causa dell’erosione progressiva del masso tufaceo, che ha provocato frane e smottamenti.
Al centro del borgo si staglia la sagoma del settecentesco Sasso Leopoldino, una fortificazione ricavata da un masso tufaceo con una grande terrazza e la Torre dell’Orologio, mentre sul paese domina la Rocca della Fortezza Orsini, che ospita il Museo del Medioevo e del Rinascimento ed offre visite ai camminamenti fortificati difensivi interni alla cinta muraria. Il centro storico, nato attorno al Sasso Leopoldino, è fatto di vicoli tortuosi, belle case-torri medievali, logge aperte su panorami spettacolari.
Sovana
Proseguendo lungo la Provinciale si incontra Sovana, uno dei Borghi più belli d’Italia. Ad accogliere i visitatori del minuscolo borgo rimangono solo i resti della duecentesca Rocca Aldobrandesca, cardine del sistema difensivo medievale e testimonianza del potere degli Aldobrandeschi sul territorio. Proprio qui abitò Ildebrando di Sovana, che nella seconda metà del XI secolo divenne papa col nome di Gregorio VII: la sua casa si trova sulla Via di Mezzo.
Nella bella Piazza del Pretorio si trova il medievale Palazzo Pretorio e la piccola ma splendida Chiesa di Santa Maria Maggiore. Accanto al Palazzo Pretorio sorge la Loggetta del Capitano, con un grande stemma mediceo. Proseguendo lungo la Via di Mezzo tra gli antichi edifici medievali si raggiunge la romanica Concattedrale dei Santi Pietro e Paolo, ovvero il Duomo, ricostruito tra il XI ed il XII secolo.
I tre borghi, assieme ad altre realtà più piccole fanno parte del Parco archeologico del Tufo, un’ampia area caratterizzata dalle Vie Cave, percorsi scavati nelle colline e canyon intrappolati tra suggestive e ripide pareti di tufo che custodiscono diverse necropoli etrusche scavate nella roccia. La prossima volta che tornerò in Toscana mi sono ripromessa di dedicare più tempo a questa zona e di visitarla a piedi: se avete consigli da darmi in merito, lasciatemi un commento qui sotto 😉
Posti incantevoli: ci sono stata un pò di anni fa in un viaggio on the road con degli amici emiliani. Mi piacerebbe molto ritornarci e approfondire meglio la loro conoscenza.
Il panorama mozzafiato di Pitigliano e i vicoli antichi di Sorano e Sovana: come si fa a non innamorarsi?
Hai ragione Katja, sono proprio posticini speciali! Io ci tornerò sicuramente, anche solo per visitare e percorrere le famose vie cave. Poi ve ne parlerò 😉
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