“My house in Budapest… my beautiful castillo” canta George Ezra nella sua canzone “Budapest”. La mia casa a Budapest non è stata come per lui un magnifico castello, anche se naturalmente ho visitato il maniero di Buda, bensì una casetta messa a disposizione da Asya, una ragazza bielorussa che mi ha ospitato con il Couchsurfing! A metà strada nel mio InterRail ho fatto così la mia prima esperienza di Couchsurfing, che è andata benissimo e che mi ha fatto conoscere questa bellissima città con occhi diversi: Asya infatti ha accolto me e Serena a braccia aperte, con una gentilezza ed una disponibilità infinite, ci ha dato alcune dritte per visitare Budapest ed una sera ci ha accompagnate alle terme.
Budapest è il meraviglioso connubio di tre città : la parte più antica, Buda, quella più irrequieta e moderna, Pest, e Óbuda, unite da otto ponti, il più famoso dei quali è il Ponte delle Catene. La città  ha una storia di conquiste (prima i Romani, poi i turchi, infine gli austriaci) che secolo dopo secolo l’hanno plasmata e trasformata nella magnifica capitale che è ora. In estate Budapest diventa meta di tantissimi giovani che si recano sull’isola di Obuda per lo Sziget festival, una settimana di concerti da sentire dal vivo.
Budapest in InterRail
Budapest ha tre stazioni, ed arrivando dal centro Europa solitamente si giunge alla stazione occidentale di Keleti, dalla quale si può proseguire per l’est Europa. Da Vienna spesso si arriva con treni diretti e veloci alla stazione meridionale di Dèli. C’è infine la stazione orientale di Nyugati. Noi siamo arrivate da Bratislava a Dèli e siamo ripartite da Keleti alla volta di Belgrado, con un treno diretto che è partito da Budapest alle 22.25. Abbiamo viaggiato di notte, prenotando la cuccetta ancora il primo giorno in cui siamo arrivate a Budapest. Anche stavolta i prezzi modici ci hanno permesso di pernottare low cost: con circa 10 € a testa abbiamo riservato due posti letto in una cuccetta da quattro persone, ed abbiamo conosciuto due simpatiche ragazze tedesche in viaggio in treno verso Istanbul. Anche loro toccavano all’incirca le nostre stesse tappe, in un tempo però più ridotto.
Cosa non perdervi a Budapest
Le attrazioni da visitare a Budapest sono tante e tutte meritano una sosta: ho cercato di stilare una lista dei “must see“, ma il bello è anche girovagare per la città e vedere ciò che si desidera in quel momento o i monumenti che ci si ritrova di colpo di fronte.
- il Castello di Buda, con il suo interno fatto da piazze, musei, fontane, chiese ed un teatro e la vista mozzafiato sul Danubio, rappresenta il primo nucleo della città . Vi si può salire con la funicolare, a piedi o con i mezzi pubblici;
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la Chiesa di Mattia, fondata dal re Béla IV nel XIII secolo e sede delle incoronazioni di diversi re ungheresi, ed il Bastione dei Pescatori con le sue sette torri bianche: questa parte della città mi ha letteralmente lasciata a bocca aperta per la sua bellezza! Il Bastione dei Pescatori, così chiamato perché sorge nella zona in cui nel Medioevo si trovava un villaggio di pescatori, dal 1988 è nella lista dell’UNESCO assieme alla vista panoramica di Buda;
- la magnifica Basilica di Santo Stefano, la chiesa più grande della città ;
- il Palazzo Reale di Buda e la Galleria Nazionale Ungherese ospitata al suo interno;
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il Parlamento, simbolo di Budapest e meraviglioso edificio sia di giorno che di notte, quando viene illuminato e si riflette nelle acque del Danubio. Per il suo stile gotico l’architetto Steindl si ispirò al Parlamento di Londra ed al Duomo di Colonia. Vi si accede solo con visite guidate, disponibili anche in italiano, e ne vale davvero la pena;
- il ghetto ebraico di Budapest con l’eredità della sua grande comunità ebraica, come le sinagoghe. In particolare non perdetevi la Grande Sinagoga, la più grande d’Europa (può ospitare fino a 3000 persone!), che sembra una basilica cristiana per il fatto di essere una sinagoga neologa. Nel biglietto è inclusa l’utile visita guidata. Nel complesso è custodito anche il museo ebraico, il cimitero e l’Albero della Vita, che si trova nel giardino-memoriale creato in perenne ricordo degli ebrei periti durante il nazismo. Su ogni foglia di metallo è inciso il nome di una vittima, e guardare tutta la chioma dell’albero lascia un amaro senso di angoscia…
- il Ponte delle catene, distrutto dalla guerra ma ricostruito completamente nel 1949, da cui si gode di un panorama unico;
- la cosiddetta “Passeggiata delle scarpe”, sulla riva del Danubio dalla parte di Pest:Â si riflette e ci si commuove di fronte a questo memoriale, in cui 60 paia di scarpe di bronzo ricordano gli ebrei ai quali fu ordinato di spogliarsi prima di essere gettati nelle fredde acque del fiume;
- l’Isola Margherita, si trova nel bel mezzo del Danubio ed è meta di relax per ungheresi e turisti. Noleggiate una bici o un risciò e giratela tutta: è lunga solo 2,5 km!
- il Museo di Belle Arti, con opere eccezionali di epoche diverse, ma verificate che sia aperto: è in ristrutturazione e ci rimarrà per un lungo periodo;
- il Parco delle Statue con tutte le figure significative del comunismo;
- il Mercato centrale coperto sulla via pedonale Vaci Utca, di stile neogotico, dove acquistare e gustare le tipicità ungheresi e fare un pasto low cost. Provate il langos, una focaccia di pane fritta e condita con formaggio, salse e spezie (ma anche con altri ingredienti a vostra scelta), ma vi avverto: non è proprio adatto ad una facile digestione! Dal Mercato centrale tornate verso il centro città con la linea 2 del tram, che costeggia tutto il Danubio e passa accanto ai monumenti più famosi di Budapest.
Prendetevi una pausa qui:
Lo Szimpla Kert è un locale curioso collocato nella parte centrale di Budapest, più precisamente in Kazinczy Utca 14, nel quartiere ebraico che alla sera è una zona molto vivace. Si tratta del primo ruin pub della città , ossia un “pub in rovina”: i ruin pubs sono locali tipici di Budapest ormai divenuti un simbolo cittadino, posti spesso ricavati da edifici abbandonati o in disuso a cui viene data una seconda chance. Lo Szimpla Kert sembra un po’ kitsch, ma io ho adorato l’inventiva dei gestori nel dare nuova vita ad ogni oggetto e l’accozzaglia di stili e materiali presente in ogni angolo: una vecchia automobile diventa così un tavolino, una bicicletta si trasforma in un complemento d’arredo e le pareti e le stanze vengono decorate con cartelli, buffe lampade, vecchi televisori e lucine di ogni tipo. Imperdibile! 🙂
Fate un salto…
Alle terme di Budapest! Tutto il territorio ungherese ed in particolar modo la zona della capitale è ricco di sorgenti termali, per questo prima i romani e poi i turchi conquistarono la città . Ci sono centri termali semplici o più curati e lussuosi, e di conseguenza cambia anche il prezzo. La nostra nuova amica Asya ci ha accompagnate ai Bagni Széchenyi, in centro città ed aperti anche in orario serale. L’acqua termale nella grande vasca all’aperto è piacevolmente calda, ed alla sera ci sono giochi di luci e colori che rilassano i sensi! Nell’edificio attiguo ci sono saune, bagni turchi, il pozzo gelato ed altre piscine con acqua a diverse temperature dove riposare in ammollo.
Non dimenticate di…
Ragionare su quanti giorni prevedete di restare a Budapest. Io ci sono rimasta 3 giorni e credo che sia un buon compromesso per visitare bene la città senza correre. Ne ho approfittato per fare la Budapest card da 72 ore, che con circa 15 € mi ha permesso di utilizzare tutti i mezzi di trasporto urbano durante i 3 giorni senza dovermi preoccupare tutte le volte del biglietto e permettendomi di scoprire la storica metro e le sue stazioni, rimaste ferme nel tempo a 130 anni fa. La Budapest card si può acquistare direttamente in loco oppure sul sito ufficiale del turismo cittadino.
Scoprite dove sono finita nella prossima tappa del mio InterRail!
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