Io dico sempre che Palermo è come una donna bella che non sa abbigliarsi, non è mai in ghingheri, prova ne è che non sa mostrare il suo mare, ma alla fine è sempre una sorpresa. È una città che fa venire voglia di scoprirla. È come i grandi amori: ti manca quando sei lontana e ti soffoca quando ci vivi.
Isabella Ragonese
Palermo è così: è una donna affascinante che a volte si dimentica di valorizzare la sua bellezza, una città che forse non sa raccontarsi, ma poi ogni viuzza, ogni chiesa ed ogni bancarella di cibo di strada ne narrano la storia. Palermo è una città  tutta da scoprire…
Ci sono stata più volte, di cui due per andare a trovare una cara amica conosciuta durante il mio Erasmus in Germania, ma non ne avevo ancora scritto: pensando all’estate ormai iniziata, mi viene naturale pensare al sole, al mare e alle città dal sapore bizantino, e Palermo mi invade i pensieri di ricordi ed emozioni.
La città può vantare una storia millenaria: ai Fenici, che la fondarono tra VII e VI secolo a.C., si sono susseguiti Cartaginesi, Greci, Romani, Vandali, Bizantini ed Arabi. Palermo fu Contea di Sicilia, Capitale del Regno di Sicilia e poi del Regno delle Due Sicilie. La sua lunga storia, contaminata da varie civiltà e popoli, ha regalato alla città un patrimonio artistico ed architettonico unico, dai resti delle mura puniche alle ville liberty, dalle residenze e luoghi di culto in stile bizantino e arabo-normanno alle architetture gotiche ed alle basiliche barocche, dai teatri neoclassici ai palazzi razionalisti. Questo continuo susseguirsi di stili e di culture lascia semplicemente a bocca aperta, e fa venir voglia di infilarsi in ogni viuzza del centro storico per scoprire qualche palazzo nascosto e nuovi angoli di storia.
Chi visita Palermo per la prima volta (ma anche la seconda, e la terza…) non deve mancare qualche appuntamento fisso con la città e con la cultura locale, come la colazione a base di brioches col gelato e granita al caffè, il “gelo di Mellone†(una gelatina d’anguria molto rinfrescante) o come i panini con panelle e crocchè, gustose frittelle a base di farina di ceci. D’accordo, fin qui sono tutti appuntamenti culinari… 🙂 Del resto Palermo adesca i sensi con la sua ricca cucina, traboccante e variopinta di colori, profumi e sapori singolari, ed è impossibile scindere questo aspetto da tutto il resto: girovagando per la città lo noterete. La popolare cucina di strada palermitana, ad esempio, è radicata in tutta la città , e si può gustare in vari locali o direttamente dagli ambulanti con le loro bancarelle improvvisate nelle vie del centro e nei mercati locali, come il mercato di Ballarò, il Capo, la Vucciria.
Ma l’appuntamento a Palermo è anche con la cultura artistica ed architettonica, con numerosi siti protetti dall’UNESCO: qui non bisogna perdersi meraviglie come…
- la magnifica Cattedrale della Vergine Maria Santissima Assunta, un grandioso complesso architettonico che comprende la Cripta, il Cleristorio, la meridiana, il tesoro con la corona di Costanza d’Aragona e la zona delle tombe imperiali con i sarcofagi, tra cui quello del Re Federico II;
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Teatro Massimo Vittorio Emanuele il Palazzo dei Normanni chiamato anche Palazzo Reale, sede dell’Assemblea regionale siciliana e magnificamente decorato, con stanze meravigliose e cortili interni su cui si affaccia anche la grandiosa Cappella Palatina;
- la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con una struttura cubica di origine araba;
- la bizantina Chiesa della Martorana, o anche Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio;
- la vicina Chiesa di San Cataldo;
- Piazza Vigliena, chiamata i Quattro Canti di Città , una piazza ottagonale dove spiccano quattro palazzi seicenteschi adornati da statue rappresentanti le diverse stagioni. La piazza è chiamata anche Teatro del Sole perché permette di godersi per tutto il giorno lo spettacolo del caldo sole siciliano;
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Politeama Garibaldi Piazza Pretoria o Piazza della vergogna, così soprannominata dai palermitani per la nudità delle statue ma anche a causa della municipalità corrotta dopo il 1861 e l’invasione sabauda piemontese;
- Teatro Massimo Vittorio Emanuele, il teatro più grande d’Italia ed uno dei teatri lirici più grandi d’Europa;
- Politeama Garibaldi, in stile neoclassico;
- il Palazzo della Zisa, splendido esempio di cultura araba e normanna che oggi ospita il Museo d’arte islamica;
- il normanno Palazzo della Cuba, un padiglione di delizie, cioè un luogo in cui il Re e la sua Corte riposavano tra giardini e fontane ed assistevano a cerimonie. Viene chiamata anche “Cuba sottana” per distinguerla dalla Cuba soprana, oggi inglobata nella settecentesca Villa Di Napoli, e dalla Cubula o Piccola Cuba, che si trova nell’antico parco reale del Genoardo;
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Palazzina cinese il Ponte dell’Ammiraglio, un ponte a dodici arcate di epoca normanna visibile dall’attuale corso dei Mille;
- l’Orto Botanico, ricco di piante provenienti da varie parti del mondo;
- la meravigliosa Palazzina cinese, antica dimora reale dei Borbone di Napoli, che sorge vicino al Parco della Favorita;
- il Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino;
- Mondello ed il suo antico stabilimento balneare, costruito a palafitta sul mare.
Ma è impossibile nominare tutte le opere da vedere a Palermo: l’unica soluzione è visitare la città  e perdervisi, così come nei suoi dintorni.

Un altro appuntamento con la tradizione e la cultura locale cade il 15 luglio di ogni anno, quando i palermitani onorano Santa Rosalia, la loro patrona che liberò la città dalla peste nel 1624, con un “festino” che in realtà è una tra le feste religiose più spettacolari d’Europa. In questo giorno solenne ed in quelli precedenti la Santuzza viene celebrata con un carro scenografico, una devota processione ed un grandioso spettacolo teatrale finale.
A me è venuta voglia di tornare a Palermo per godermi la città ed i suoi palazzi che riverberano dei riflessi del sole d’estate. Voi ci siete già stati? Se ho dimenticato qualcosa suggeritemelo nei commenti, così la prossima volta avrò nuovi spunti da cui partire! 🙂
Panelle e crocchè.. che ricordi gustosi mi fai affiorare! In Sicilia si mangia troppo bene 🙂
Che bontà , vero? *-*
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