Chiamarla malattia forse è un po’ eccessivo. Però non so che altro nome dare a questo perenne stato d’animo che mi fa quotidianamente compagnia, perché “passione” e “vizio” forse non rendono appieno l’idea: sì, il viaggio è la mia passione ed anche il mio vizio, perché sono capace di rinunciare a tante cose per poter partire, ma quello che provo non è solo questo. È un insieme di sensazioni, di sogni e di passioni che ti porta sempre a desiderare di partire, a sentirti irrequieto se stai a casa con le mani in mano ed a sognare il prossimo viaggio. Tutto questo ha un nome, semplice ma immediato: Wanderlust. Il termine, di origine tedesca ma ormai adottato anche dalla lingua inglese, indica proprio questo perenne desiderio di viaggiare, un’urgenza di visitare ed esplorare posti nuovi, un continuo anelare alla partenza che porta chi ne è affetto a sentirsi irrequieto se non è in viaggio o non ne pianifica uno a breve termine.
Una persona affetta da Wanderlust è un sognatore, un vagabondo nel corpo e nello spirito perché è sempre alla ricerca di luoghi nuovi da scoprire. Ogni posto per lui vale la pena di essere visitato almeno una volta nella vita, ed al rientro da ogni viaggio si sente incredibilmente arricchito nel profondo. Un viaggiatore colpito da Wanderlust ama la vita, i viaggi di scoperta e l’incontro con culture, persone e luoghi diversi: è una persona appassionata, emotiva e sensibile che trova serenità quando è in viaggio ed è spesso irrequieta se rimane per troppo tempo nello stesso posto.
Ma quali possono essere i sintomi di questa strana malattia? Io ho provato ad analizzare i miei: se anche voi vi riconoscete in molti di questi punti, è probabile che siate affetti da Wanderlust. Ma non preoccupatevi, siete in buona compagnia! 🙂
- Ogni mattina, appena sveglio, ti domandi perché ti stai svegliando di nuovo nel tuo letto e non da qualche altra parte nel mondo
- La mappa appesa in camera tua è piena di spilli, post-it e segni, ma anche di appunti per i viaggi che verranno
- I tuoi diari e le foto di viaggio sono tra i ricordi più importanti che possiedi
- Possiedi più guide di città , stati e continenti che libri di scuola e di universitÃ
- Quando qualcuno che conosci parte provi felicità ma anche un pizzico d’invidia
- Hai una strana predilezione per mappamondi, cartine e mappe
- Acquistare un biglietto aereo ti rende euforico
- Hai più di una valigia, anche se sei particolarmente affezionato a quella che ti ha accompagnato nei tuoi viaggi più importanti
- C’è un beauty case già preparato all’occorrenza per i weekend ed i viaggi con un solo bagaglio a mano
- Passi molto tempo a leggere libri, storie e racconti di viaggio e sogni ad occhi aperti tutte quelle mete
- Conosci tante persone in giro per il mondo e molte di loro sono cari amici che speri di andare a trovare presto
- L’idea di un lavoro fisso ti stimola ma ti spaventa a morte, perché sai che ti legherà inevitabilmente in un luogo
- Ogni volta che senti parlare di un viaggio che hai fatto o di un luogo che conosci non puoi fare a meno di ascoltare
- Non pensi mai di non ritornare un domani in un posto già visitato
- Pianifichi meticolosamente il viaggio, ma poi spesso quando sei sul posto lasci le giornate al caso ed all’avventura
- Ti senti a casa praticamente ovunque, anche se torni sempre con gioia all’ovile per rivedere la famiglia e renderla partecipe delle tue avventure
- Al rientro da un viaggio stai già pensando alla meta successiva
Ok, ho dato un nome alla mia “malattia”, ma non so quale sia la cura. Nella mia testa una vocina mi dice che la cura alla Wanderlust è proprio viaggiare, anche se mi rendo conto che ciò può sembrare un controsenso. Forse però non esiste una cura, perché la curiosità per il nuovo e per tutto ciò che ci circonda è da sempre parte dell’essere umano. In ogni caso, io non voglio trovare una cura o una soluzione alla mia Wanderlust: desidero semplicemente mantenerla sempre viva, perché c’è così tanto su questo pianeta che devo ancora scoprire, e spegnere la mia passione per il viaggio significherebbe di fatto uccidere una parte di me.
La cosa che più conta di un viaggio è non smettere di viaggiare. (Maurizio Maggiani)
Ciao chiara! Grazie per il commento 🙂 Vengo qui a trovarti e taaa daaaaa trovo questo post!!! Grande!!!! Sai credo di avercela anche io 😉
Bene, allora non sono poi così sola! 😉 Che cura usi tu? Io cerco di continuare a viaggiare… sarà la soluzione? 😛
Decisamente una bellissima malattia!! Io ce l’ho e ne sono felice 🙂
Grande Elisa, anch’io sono felice di esserne affetta 😉
Ok dopo aver letto il tuo post posso ufficialmente dire che anche io ho la wanderlust mania 🙂 e come te non ho alcuna voglia di “curarla”
Direi che siamo una bella community! 😉 La Wanderlust secondo me non va curata, ma alimentata… o sbaglio? 🙂
Che dire? Io e Stefano lo abbiamo tatuato anche sul braccio insieme alla mappa dei continenti!
E tutti i punti che hai elencato mi rispecchiano alla perfezione! sono totalmente, irrimediabilmente, incontrollabilmente affetta da wanderlust!
Che belli! Sono entrambi tra le mie possibilità di tattoos 😀
Benvenuta nel team delle malate, allora! 😉