Una lingua particolare, una bandiera dai colori accesi ed un orgoglio forte: i Paesi Baschi si sanno distinguere con carattere. Visitare le città e le province di questa regione, che assieme ad altre forma il Paese basco vero e proprio, è un’immersione nella cultura locale, frutto di anni di indipendentismo e di una storia di autonomia. Le tre città principali sono anche le capitali delle province dei Paesi Baschi: Vitoria-Gasteiz, capitale della provincia di Ãlava; Bilbao, capitale della Biscaglia; Donostia-San Sebastián, capitale della provincia di Guipúzcoa.
Bilbao
Città antica e dal forte passato industriale, Bilbao si è completamente reinventata negli ultimi due decenni. L’inaugurazione del celebre Museo Guggenheim nel 1997 cambia il volto della città , che da cantiere navale e di acciaieria si trasforma rapidamente in un centro vivo e votato agli affari, accogliendo la sede di uno dei maggior istituti bancari del paese, il “Banco Bilbao Vizcaya Argentaria” (BBVA).
Il centro storico ottocentesco si sviluppa attorno alle sette vie (Siete Calles) della città vecchia, su cui si erge il Santuario de Nuestra Señora de Begoña, del 1500, che custodisce l’immagine della Vergine patrona della provincia ed è meta di pellegrinaggi. Il santuario si raggiunge facilmente con l’ascensore dietro la Chiesa settecentesca di San Nicolà s de Bari.
La principale attrazione della città è il Museo Guggenheim, una struttura realizzata dall’architetto americano Frank Gehry e ricoperta da pannelli di titanio che custodisce un’importante collezione permanente; assieme ai Guggenheim di New York e di Venezia rappresenta la più numerosa e importante collezione privata di arte moderna e contemporanea del mondo. All’ingresso Puppy, un enorme cane di fiori dell’artista Jeff Koons dà il benvenuto ai visitatori, mentre a lato del museo un gigantesco ragno di ferro intimorisce chi arriva passeggiando lungo le rive del Nerviòn, la “rìa de Bilbao”.
In città si possono visitare anche la neoclassica Plaza Nueva, la Cattedrale di Santiago, il Mercado de la Ribera con le vetrate art déco e la golosa offerta culinaria, il Palazzo dei Congressi e della Musica Euskalduna, le torri disegnate dagli architetti Arata Isozaki e César Pelli, lo Stadio di San Mamés e le altre incredibili strutture architettoniche che hanno dato un nuovo aspetto alla città , compresi l’aeroporto di Calatrava e la metropolitana di Norman Foster, le cui entrate e stazioni rappresentano un’attrazione particolare. I “Fosteritos“, chiamati così in onore del loro creatore, sono infatti gli accessi alla metropolitana di Bilbao, strane chiocciole di cristallo ed acciaio che spuntano dal sottosuolo e connettono l’intera città .
Una cosa da fare assolutamente a Bilbao? Una gita a piedi, in bicicletta o in battello, lungo la rìa de Bilbao, magari arrivando fino al mare ed al borgo marinaro di Getxo. Partendo dal Puente del Arenal, lungo il percorso si incontrano le torri Isozaki ed il coreografico Ponte Zubizuri, che porta la firma riconoscibile dell’architetto Calatrava, il Museo Guggenheim ed il Museo Marittimo. Proseguendo lungo le rive del Nerviòn si arriva al Puente de Bizcaya, una struttura in ferro divenuta Patrimonio Unesco che dal 1893 collega le due sponde della rìa, permettendo ai lavoratori di raggiungere le fabbriche. Il ponte è chiamato anche Puente Colgante per la sua caratteristica di essere completamente sospeso.
San Sebastián
Capitale dell’enogastronomia basca e patria dei Pintxos, San Sebastián (Donostia in basco) è una vivace cittadina in stile Belle Époque adagiata tra il Rio Urumea e la Baia della Concha. Quest’elegante località balneare, un tempo meta di aristocratici spagnoli e francesi, oggi è nota per la sua spiaggia a forma di conchiglia (“concha” in spagnolo), racchiusa tra i Monti Igueldo e Urgull. Al centro della baia si trova la rocciosa Isla de Santa Clara col suo faro.
Il centro storico è un dedalo di piazzette, viuzze e di locali tipici dove assaggiare i Pinchos. San Sebastián infatti è nota per essere la culla dei Pintxos (in basco), golosi stuzzichini che accompagnano l’aperitivo, preparati con gli ingredienti più disparati ed assemblati in mille modi diversi. Simili alle tapas spagnole ed ai cicheti veneziani, i Pintxos rappresentano una vera e propria cucina in miniatura, e possono essere crostini, crocchette, tortillas, involtini, spiedini, bicchierini di piccole prelibatezze culinarie e tipicità locali che sono assolutamente d’obbligo se si è in visita alla città . Naturalmente vanno accompagnati da vini locali o da altre bevande, e si possono fare tour di bar in bar per assaggiare i più buoni dei locali di Donostia: si dice “ir de pinchos”.
Plaza de la Constituciòn è una delle piazze più belle di San Sebastián. Costruita nel 1827, è contornata da case con portici e lunghe balconate numerate: ogni balcone era un posto privilegiato per assistere alle feste ed alle corride che si svolgevano nella piazza. Nei pressi di Plaza de la Constituciòn si trovano la Chiesa di Santa Maria del Coro, patrona della città , la gotica Chiesa di San Vicente ed il Museo di San Telmo sulla cultura basca.
Tra la parte vecchia e quella nuova della città sorge il palazzo bell’epoque de l’Ayuntamento, oggi sede municipale e che in origine era un Casinò. Da Plaza Gipuzkoa, dove si trova il Palazzo della Provincia, inizia la parte nuova di Donostia, che si sviluppa lungo le rive occidentali del fiume Urumea e lungo la strada principale, Avenida de España. Qui si possono visitare la neogotica Cattedrale del Buen Pastor, il Teatro Victoria, l’Hotel ed il Ponte intitolati a Maria Cristina.
Se siete a caccia di panorami, non potete perdervi il panorama dal Monte Urgull e dal Castillo de la Mota: oggi i resti della fortificazione del XI secolo ospitano il Museo histórico militar. Un altro punto panoramico incredibile è sul lato opposto della BahÃa de Concha, sul Monte Igueldo: si sale a bordo della Funicular e delle sue carrozze originali del 1912. Sulla sua sommità , oltre ad una terrazza da cui godere di una magnifica vista su tutta Donostia, ci sono locali di ritrovo, un osservatorio ed un fantastico parco divertimenti vintage tutt’oggi in funzione. Per arrivarci vale la pena percorrere il Paseo de la Concha, superare il Palacio de Miramar (costruito nel 1893 per la reggente Maria Cristina) e spingersi fino all’installazione Peine del Viento, il pettine del vento, che risuona tra raffiche e schiaffi delle onde.
Nei dintorni: Bermeo e San Juan de Gaztelugatxe
Mezz’ora d’auto in direzione nord-est da Bilbao e ci si imbatte nella cittadina di Bermeo, un coloratissimo borgo dalla forte tradizione marinara. Nel suo porto, circondato da case tradizionali dai mille colori, si respira ancora l’atmosfera tipica. L’orgoglio basco qui è molto più accentuato che nelle grandi città , lo si percepisce anche solamente passeggiando tra i vicoli del centro storico. Nel cuore di Bermeo, tra case medievali e piazzette pittoresche, si trova la Chiesa di San Francisco ed il suo chiostro, la gotica Torre Ercilla che ospita il Museo del Pescatore, la Chiesa di Santa MarÃa e quella più antica di Santa Eufemia, il settecentesco Municipio, l’arco di San Juan del XIV secolo e la Casa Kinkubera, dalla forma simile a quella di una barca.
A pochi chilometri da Bermeo si trova San Juan de Gaztelugatxe, una minuscola isoletta su cui sorge l’eremo di San Juan, collegata alla terraferma da un ponte risalente al XIV secolo e da 241 gradini in pietra. Un tempo l’isolotto ospitava un castello, che era probabilmente molto meno affollato: oggi la cappella di San Juan è visitata giornalmente da centinaia di visitatori (in particolar modo dopo che vi hanno girato le scene ambientate a Dragonstone della serie Game of Thrones), che fanno perdere a questo luogo speciale tutto il suo misticismo. L’isola di San Juan de Gaztelugatxe e l’ambiente circostante sono considerati riserva protetta.
Nonostante il clima apparentemente inospitale ed il potente passato industriale di Bilbao, il nord della Spagna mi ha sorpresa ed affascinata. Per ora ne ho solo preso un assaggio, e adesso ho voglia di scoprire tutto quello che si trova nei dintorni… proprio come dopo aver assaggiato un Pintxo.