Le Marche sono una regione ricca di meraviglie da scoprire: dai piccoli borghi sparsi nell’entroterra e lungo la costa alle grandi città , dei sapori della cucina tradizionale al profumo dei vini locali, dalle pennellate di giallo e verde delle campagne al blu profondo del mare Adriatico.
Ed è proprio il blu il filo conduttore di questo tour che vi propongo nel sud delle Marche, nelle province di Fermo e di Macerata, alla scoperta di paesini e borghi incantevoli affacciati su un mare meraviglioso, tanto da far meritare loro le prestigiose bandiere blu del Touring Club Italiano.
Si parte da Fermo, a soli 6 km dal mare Adriatico: situata a 300 metri s.l.m., la città si erge sul colle Sabulo, intatta nel suo meraviglioso aspetto medievale. La parte nuova, sviluppatasi nei territori circostanti, racchiude 7 km di litorale ed il territorio di Porto San Giorgio. Nella sua interessante storia, Fermo divenne libero comune nel 1199; dopo il susseguirsi di varie signorie, diventò il centro ed il capoluogo della cosiddetta Marca fermana, un territorio esteso dagli Appennini al mar Adriatico, oggi conosciuto come “Il Fermano†e corrispondente proprio alla Provincia di Fermo. La città medievale possiede un magnifico centro storico racchiuso all’interno di una cinta muraria quattrocentesca, in parte ancora visibile, con porte di accesso attraverso le quali si può accedere tutt’oggi al cuore di Fermo.
Ecco cosa non potete perdervi se siete in visita alla città : la Piazza del Popolo, che rappresenta il salotto del centro ed è abbracciata da due file di logge. Sulla piazza è affacciato il Palazzo dei Priori, il più antico della città ed oggi sede del Comune e della pinacoteca comunale. Quest’ultima contiene opere provenienti dai dintorni di Fermo che ne raccontano l’importanza politica ed economica; la stanza però più maestosa è, a mio dire, la Sala del mappamondo, divenuta una libreria nel 1688 grazie ad una cospicua donazione di libri da parte di Romolo Spezioli e contenente ad oggi 15.000 libri antichi ed un magnifico mappamondo del 1713 disegnato a mano da Amanzio Moroncelli, un cartografo di Fabriano.
Poco distante da Piazza del Popolo si trova uno dei teatri storici più grandi del Settecento delle Marche e dell’intera Italia centrale, il Teatro dell’Aquila, con una capienza di circa 1000 posti. Avventurandosi tra i vicoli del centro storico si raggiungono invece le Cisterne romane, costruite tra il primo secolo a.C. ed il primo secolo d.C. per portare acqua al territorio fermano. L’opera edilizia è davvero incredibile: 3 file parallele con 10 camere ciascuna e con pareti ricoperte di materiale resistente all’acqua, o come diremmo oggi “waterproofâ€, tuttora visitabili grazie al loro ottimo stato di conservazione.
Scendendo lungo la costa, si incontrano meravigliosi borghi curati sia nei loro centri storici sia lungo le loro coste: Pedaso, Lido di Fermo, porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio hanno ricevuto anche quest’anno l’importante riconoscimento delle bandiere blu da parte del TCI. Ed il riconoscimento è davvero meritato: il mare è pulito e la costa offre bellissime spiagge di sabbia, di sassolini e di scogliere radenti, con chilometri di passeggiate e piste ciclabili da percorrere per rilassarsi ammirando un panorama meraviglioso.
Il piccolo comune di Pedaso, 15 km a sud di Fermo, si allunga dal mare di fin sui colli, dove si possono fare lunghe passeggiate e godersi il magnifico panorama in qualsiasi stagione. Dai pendii del borgo spuntano la “Chiesolinaâ€, una deliziosa chiesetta settecentesca, l’osservatorio astronomico ed il faro, che ospita in estate suggestivi concerti, mentre in centro si trova la Chiesa di Santa Maria e San Pietro apostolo, sulla cui facciata è visibile San Pietro pescatore di uomini, che getta le reti in mare, quasi a testimoniare la lunga tradizione della pesca di Pedaso. Curioso è il bel “Lungomare dei cantautoriâ€, al quale si accede attraverso diversi sottopassaggi intitolati appunto a diversi cantautori del nostro secolo.
Porto San Giorgio invece, era in passato il porto di Fermo; dominato dalla trecentesca Rocca Tiepolo, il borgo possiede un bellissimo teatro ottocentesco con un soffitto davvero particolare: vi sono dipinte le 12 costellazioni dello zodiaco, ed alcune di queste stelle sono in realtà fori di sicurezza per far passare l’aria. Di giorno ne entra una delicata luce naturale che fa brillare di luce il soffitto, ed a luci spente sembra quasi che le stelle sfavillino nella cupola. Al centro storico è stato ridato fedelmente l’aspetto che aveva nel periodo veneziano; dal teatro si può giungere alla magnifica Villa Bonaparte, costruita da Girolamo Bonaparte per la moglie; la villa è oggi privata, ma è mappata come gli altri punti di interesse della città con QR code interattivi, che permettono ai visitatori di scoprire con i loro smartphones la storia del centro e delle sue attrazioni. Porto San Giorgio possiede oltre al porto principale anche un porto turistico, annoverato tra i più grandi dell’Adriatico, ed ha ottenuto nel 2014 la doppia bandiera blu, sia per la spiaggia sia per il suo porto turistico.
Da Porto San Giorgio si può raggiungere Porto Sant’Elpidio, un’altra bandiera blu del TCI, noleggiando una bicicletta e percorrendo i 7 chilometri di pista ciclabile che costeggiano il lungomare. Incamminatevi nel cuore del paese e visitate Villa Baruchello: la villa settecentesca con il suo bosco ospita manifestazioni e mostre in diversi periodi dell’anno. Tutta l’area qui è dedita al settore calzaturiero: sono numerosi i negozi e gli outlet dove acquistare scarpe curate nei minimi particolari, ed è di questa zona anche Armando Di Rocco, l’autore della scarpa più grande del mondo e l’artigiano personale delle scarpe di George Clooney!
Pochi chilometri a nord di Porto Sant’Elpidio ci si sposta nella provincia di Macerata, dove si trova la bella Civitanova Marche. La città si divide in due parti ben distinte: la borghigiana Civitanova Alta e Civitanova Porto, la zona più moderna. In città si svolge fino a domenica 2 novembre la sedicesima edizione di “Carta Cantaâ€, il festival della comunicazione su carta, un Graphicfest itinerante che sviluppa mostre di grafica, fotografia e carta stampata in diversi luoghi di Civitanova Alta. Per maggiori informazioni, visitate il sito dell’iniziativa. Ma a Civitanova c’è molto da vedere: le mura castellane risalenti al XV secolo con le quattro porte che circondano in una cinta Civitanova Alta, l’ottocentesco Palazzo comunale, la Chiesa di Sant’Agostino del XIII secolo, il Teatro intitolato ad Annibal Caro e la sua casa, ora diventata pinacoteca civica. Per un espresso al volo, entrate al “Caffè del teatro Ceroliniâ€: il bar è un locale storico del 1800 ed ha un arredamento dal gusto davvero unico.
Scendendo verso Civitanova Porto, potrete vedere la pescheria ed il mercato ittico comunale; chiedete ad un pescatore di mostrarvi la sua imbarcazione: se la pesca della notte precedente è andata bene, probabilmente lo troverete di buon umore e magari vi farà salire sul suo peschereccio, rivelandovi anche qualche aneddoto sui crostacei, i molluschi ed i pesciolini che vi ritroverete poi nel piatto a pranzo o a cena.
Naturalmente non si può visitare il Fermano senza provare i prodotti tipici della zona: io vi suggerisco di provare i cremini, crema dolce fritta e servita come antipasto, e le olive all’ascolana, ma anche il Ciauscolo, un tipico salame locale. E poi fatevi assolutamente una bella scorpacciata di pesce: i locali nei caratteristici chalet affacciati sul mare offrono primi e secondi succulenti a base di pesce appena pescato.
Post in collaborazione con Destinazione Marche (Regione Marche)
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Le Marche sono una regione meravigliosa! Io conosco la zona del Conero, splendida, ancora oggi ricca di tradizioni vere!
Complimenti per il blog!
A presto!
Grazie Giusy! Hai pienamente ragione, le Marche sono bellissime da nord a sud 🙂
A presto e grazie di essere passata di qui!
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