Cagliari e il suo mare… Cagliari e la sua storia millenaria… Cagliari e la sua gente.
Questa città mi è rimasta nel cuore, perché mi ha regalato un weekend di pura serenità . Casteddu, come la chiamano i locali, è piena di vita, e ti accoglie con l’affetto ed il calore di una mamma del sud all’ora di pranzo. Comodissima da raggiungere (nel suo aeroporto, vicino alla città , atterrano diversi voli anche low cost dalla Penisola), Cagliari è la Roma della Sardegna: si sviluppa infatti su sette colli, che oggi delineano i quartieri della città . Affacciata sul Golfo degli Angeli, Cagliari è sempre ben ventilata in ogni stagione dell’anno: non dimenticate quindi di portare con voi uno spolverino se la scegliete come meta! Il clima, però, rimane mite durante tutto l’anno, con una temperatura media di circa 16 gradi. Quest’anno, poi, Cagliari è Capitale italiana della Cultura 2015: immaginate quanti eventi vi aspettano in città !
La città si è sviluppata attorno al colle su cui si trova lo storico quartiere di Castello, che costituisce il centro storico assieme ai quartieri di Villanova, Stampace e Marina. Cagliari può vantare una storia plurimillenaria: numerose sono state le sue dominazioni, che hanno lasciato sempre qualche traccia in città . E così, passeggiando per i quartieri cittadini, si incontrano i resti della civiltà punica nella Necropoli di Tuvixeddu, si può scorgere l’antica dominazione romana nel grande anfiteatro, si assapora l’Oriente nella Basilica bizantina di San Saturnino, edificata nel V secolo, probabilmente la chiesa più antica della Sardegna… ma un occhio attento sa trovare anche le civiltà a noi più vicine, come quella pisana che ha portato a Cagliari le sue alte torri e quella piemontese che le ha regalato un maestoso Palazzo Reale (o viceregio), residenza fino al 1847 dei viceré e talvolta anche dei Re del Regno di Sardegna.
La città è ricca di attrazioni da visitare: oltre a quelle appena nominate, non ci si può perdere la Cattedrale di Santa Maria, del XIII secolo; il Castello di San Michele, ubicato sul colle omonimo; il Bastione di Saint Remy, costruito ancora alla fine del XIX secolo sulle antiche mura della città per collegare il quartiere di Castello a quelli sottostanti di Villanova e Marina; i numerosi palazzi che raccontano la storia e l’evolversi della città cagliaritana, come l’Antico Palazzo di Città , Palazzo Boyl a Castello con la torre del Leone incorporata nella sua facciata, il bel Palazzo dell’Università nato in epoca sabauda, l’eclettico Nuovo palazzo civico che oggi è la sede municipale ed i diversi palazzi in stile liberty sparsi per il centro. Imperdibile anche una passeggiata sul lungomare dal Molo Ichnusa a Sant’Elia, con la vista sul Santuario di Nostra Signora di Bonaria, un complesso trecentesco che costituisce il primo esempio di architettura gotico-catalana in Sardegna sorto sul colle di Bonaria (al tempo di Bonaire, cioè “buona aria”), il cui nome ha ispirato la versione spagnola della capitale dell’Argentina, Buenos Aires.
Il miglior modo di visitare Cagliari è a piedi: in questo modo eviterete il traffico piuttosto congestionato del centro città e potrete perdervi tra le stradine del centro su cui si affacciano bar con i loro tavolini all’aperto, gallerie d’arte e negozietti, oppure fare una bella passeggiata fino al porto, o ancora esplorare i vicoli e le mura di Castello… à propos, se siete nel quartiere di Castello, nel centro storico, passate per via Stretta: i residenti hanno abbellito questo vicolo con tantissime piante e con vasi a dir poco curiosi!
Altro consiglio: il sito di Cagliariturismo mette a disposizione utilissime audioguide, completamente gratuite, da scaricare ed ascoltare mentre si visitano le meraviglie storico-culturali della città . Per godere di una magnifica vista sulla città basta salire sulle torri pisane: io ho scalato la seconda torre medievale più alta della città , la Torre dell’Elefante, chiamata così per il piccolo elefantino che ammira Cagliari appena sopra la porta, ma sulla città vegliano anche la Torre di San Pancrazio, la più alta di Cagliari, quella dello Sperone e la Torre del Leone, chiamata anche Torre dell’Aquila.
Per chi ama lo sport, a Cagliari troverà pane per i suoi denti: trekking, windsurf e kitesurf, ciclismo… mentre per i più pigri c’è la possibilità di godersi la spiaggia del Poetto con i suoi 10 km di sabbia, di gustarsi il mare con escursioni in barca, oppure di noleggiare una barca per sé e farsi cullare dalle onde del Mediterraneo.
Cos’altro non perdersi a Cagliari, anche se si visita la città solo per un weekend o per pochi giorni? Sicuramente un pranzo o una cena a base di pesce fresco, per gustare il vero sapore del mare; una passeggiata lungo gli stagni e le saline della città per vedere i fenicotteri rosa, che vivono nella Laguna di Santa Gilla a ovest e nello Stagno di Molentargius a est; assistere ad una celebrazione religiosa: io sono stata a Cagliari nell’ultimo fine settimana prima di Pasqua, periodo in cui le varie arciconfraternite organizzano i riti della Settimana Santa e della Pasqua, ed ho potuto assistere ad una delle numerose processioni per la Domenica delle Palme.
Ho scritto questo post cercando di dare qualche consiglio su cosa vedere e fare a Cagliari in pochi giorni, ma ho due amici cagliaritani che potrebbero aggiungere tanti altri spunti a questo articolo. Uno di loro ha anche un blog, dove potrete trovare altri consigli da insider sulla sua Cagliari. E voi, se l’avete visitata, cosa aggiungereste? 🙂
Non ci siamo mai stati, ma è una metà nella bucket list da qualche tempo. Muovendoci con Frodo ci toccherà arrivarci via mare e dunque visitare anche qualche pezzetto di Sardegna. Intanto grazie di articolo e foto cui ho messo il bookmark per il futuro…La via Stretta mi pare deliziosa 🙂
Sono felice che il post vi sia piaciuto! A me Cagliari è piaciuta proprio tanto, ha quel profumo di culture e civiltà antiche e tanto da offrire. Credo che arrivarci via mare sia una bellissima esperienza! Io l’ho fatto assieme ai miei da piccola ed ho bei ricordi. Mi saprete dire com’è il viaggio con un amico a 4 zampe! 😉
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