Come festeggiare il primo maggio? Dedicando il tempo alla scoperta o alla riscoperta dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese, per citare il neo ministro per i Beni e le Attività Culturali Massimo Bray. Oggi infatti v’è stata l’apertura straordinaria di oltre 400 tra musei, monumenti ed aree archeologiche, e come non approfittarne in un luogo ricco di meraviglie come Venezia?
Si parte nel primo pomeriggio, per un tour che comincia dalle Gallerie dell’Accademia, che ospita la più ricca collezione di dipinti veneziani e veneti, dal Trecento bizantino e gotico agli artisti del Rinascimento, Bellini, Carpaccio, Giorgione, Veronese, Tintoretto e Tiziano per arrivare a Giambattista Tiepolo e ai vedutisti settecenteschi, Canaletto, Guardi, Bellotto, Longhi. Magnifiche sale con tele immense mi lasciano a bocca aperta più e più volte.
Il giro prosegue nel cuore della città , e giungo al Museo di Palazzo Grimani, uno splendido palazzo veneziano fresco di restauro. Si mostra come museo di se stesso grazie alle sue incantevoli decorazioni, ma contiene anche alcune opere esemplificative del collezionismo cinquecentesco.
Il pomeriggio si sta per concludere, ma un’ultima tappa mi attende: la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro. All’interno di questo palazzo tardogotico, uno dei più prestigiosi di Venezia, è ospitata su due piani l’importante collezione d’arte del barone Giorgio Franchetti (1865-1927), che nel 1916 donò allo Stato italiano le sue raccolte e l’edificio stesso, dopo averlo ampiamente restaurato. Il barone mantenne la struttura dell’antica casa fondaco veneziana, e tutt’oggi si possono ammirare la corte interna, con lo splendido pavimento a mosaico in marmi antichi, e l’originaria vera da pozzo.
Si sono fatte le 18.30: è ora di un aperitivo! O meglio ancora, di un’apericena: alla Taverna del Campiello Remer con 5 € ad un buon Spritz si abbina un buffet da acquolina in bocca. Il campiello è piccolino, ma sbuca direttamente sul Canal Grande, e il ponte di Rialto fa capolino a sinistra. La vista è davvero impagabile, e ancora una volta Venezia mi ruba il cuore.