Venezia, città decantata da poeti, scrittori, pittori… e cantautori. Per Vecchioni Venezia è “inverosimile più di ogni altra città “.
Passa la bellezza nei tuoi occhi neri,
scende sui tuoi fianchi e sono sogni i tuoi pensieri…
Venezia, inverosimile più di ogni altra cittÃ
è un canto di sirene, l’ultima opportunitÃ
ho la morte e la vita tra le mani coi miei trucchi da vecchio senza dignità .
Se avessi vent’anni ti verrei a cercare,
se ne avessi quaranta, ragazzo, ti potrei comprare,
a cinquanta, come invece ne ho ti sto solo a guardare…
Passa la bellezza nei tuoi occhi neri
e stravolge il canto della vita mia di ieri
tutta la bellezza, l’allegria del pianto
che mi fa tremare quando tu mi passi accanto…
Venezia in questa luce del lido prima del tramonto
ha la forma del tuo corpo che mi ruba lo sfondo,
la tua leggerezza danzante come al centro del tempo e dell’eternità .
Ho paura della fine e non ho più voglia di un inizio
ho paura che gli altri pensino a questo amore come a un vizio
ho paura di non vederti più, di averla persa…
Tutta la bellezza che mi fugge via
e mi lascia in cambio i segni di una malattia
tutta la bellezza che non ho mai colto,
tutta la bellezza immaginata che c’era sul tuo volto,
tutta la bellezza se ne va in un canto,
questa tua bellezza che è la mia muore dentro un canto.
La bellezza (Gustav e Tadzio), Roberto Vecchioni