Sono ormai passati alcuni mesi da quando un amico inaspettato mi ha fatto scoprire questa poesia speciale. Ed ora, alla vigilia di un viaggio tanto atteso (è nei miei #TravelDreams del 2015, ma ho riportato fedelmente la meta anche in quelli del 2016) e ancora da vivere, mi ritrovo a condividerla qui e a dare spazio ai mille pensieri che affollano la mia mente quando sto per partire.
Il viaggio per me è un desiderio costante, è una fame insaziabile, è una necessità profonda. Per questo la poesia di Konstantinos Kavafis mi ha toccata particolarmente: il viaggio di Ulisse funge da metafora della vita e racconta una verità che fa quasi paura. Non dobbiamo avere fretta di giungere a destinazione e alla nostra Itaca, ma dobbiamo semplicemente goderci il viaggio (e la vita) per esplorare il mondo, crescere e cambiare.
Se poi la meta si rivela deludente non importa: è proprio grazie ad Itaca che ci siamo messi in viaggio, e la destinazione sarà la causa di tante belle esperienze vissute lungo il cammino.
Più profondamente, ognuno di noi deve coltivare un sogno, uno scopo, una meta nella propria vita, sapendo che non importa come e quando si raggiungerà la propria destinazione, perché ciò che conta è come si affronta il viaggio per raggiungerla.
Buon viaggio.
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Itaca, Konstantinos Kavafis
Bellissima poesia. Anch’io come te non riesco a stare ferma. Ho vissuto in maggio un’esperienza magnifica in giro per gli States e già adesso scalpito perché, proprio come dici tu, sono insaziabile. Viaggiare non mi stancherà mai. Il tuo viaggio negli States l’hai fatto o lo devi ancora fare? Vedo un’immagine del Grand Canyon, tappa meravigliosa del nostro on the road. Hai visto qualcuno dei post che ho pubblicato? Mi piacerebbe condividerli con te o con chiunque abbia intrapreso la mia stessa avventura. Ciaoo
Ciao Bea! Sì sono stata negli States l’anno scorso, ne ho scritto sul mio blog (basta che cerchi “Route 66”). La foto viene proprio da quel viaggio fantastico! 🙂
Mi leggo volentieri i tuoi post, così è un modo per condividere le nostre esperienze 😉
Lo faccio anch’io. Leggere i post degli altri blogger è come rivivere il proprio viaggio. Una domanda che m’incuriosisce. Sei riuscita a trasformare le tue passioni in lavoro? Ciaoo e buona notte
La passione della comunicazione online è effettivamente diventata un lavoro, su quella del blog ci sto ancora lavorando 😉 Buonanotte cara!