Uno strano nome per una fiera, no? “Piante e Animali Perduti” è la festa della biodiversità che si celebra ogni anno alla fine di settembre a Guastalla. Le vie del piccolo centro storico si riempiono di bancarelle di frutta e fiori, e per tutto il paese si spande un profumo speciale, mentre nella corte di Palazzo Ducale, al centro della fiera, risuonano le voci dei bimbi stupiti che provano i giochi di una volta ed i versi dei simpatici animali da cortile che animano la manifestazione. Piante e Animali Perduti infatti non è una classica fiera, perché si svolge proprio tra le stradine del centro, che diventa completamente pedonale per ospitare la fiera a cielo aperto, a cui si può accedere con un modestissimo biglietto di 3 euro.
La festa di Piante e Animali Perduti è un fine settimana che promuove la conoscenza della biodiversità , facendo avvicinare i visitatori al mondo rurale ed alla cultura del giardino e sensibilizzandoli al rispetto dell’ambiente ed a nuovi stili di vita, grazie alla presenza di specie vegetali e animali tradizionali o a rischio estinzione ed alla valorizzazione della cultura rurale e delle tradizioni pastorali.
Piante e Animali Perduti, giunta quest’anno alla XX edizione, è un tripudio di colori, profumi e sapori: le vie e piazze del centro ospitano una ricchissima mostra mercato con varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi e sementi ed anche diverse razze di animali rurali. Sotto i portici secenteschi e nelle vie del centro i piccoli produttori e gli espositori mettono in mostra prodotti eno-gastronomici, biologici, tipici e dimenticati ma anche manufatti artigianali e vintage. La fiera dedica una sezione speciale all’artigianato di qualità  ed un’altra alle gastronomie sconosciute d’Italia ed agli antichi sapori, con specialità agroalimentari italiane, presidi Slow Food e le genuine prelibatezze del territorio (ne cito solo alcuni nominando il Parmigiano-Reggiano, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia ed il lambrusco… ho già l’acquolina in bocca!).
Animazioni, giochi, incontri, laboratori per riscoprire arti antiche e giochi di una volta ed attività per bambini fanno da cornice ad un evento che ha davvero il sapore della genuinità , con quasi 500 espositori che per un fine settimana portano a Guastalla il loro lavoro e la loro passione, cercando di trasmetterla ai numerosi visitatori. Le diverse attività in programma, molte delle quali dedicate ai più piccoli come la “fattoria†nel giardino di Palazzo Ducale, stimolano una giusta consapevolezza per rispettare la natura e gli animali e per preservare l’equilibrio sulla terra.

Guastalla è un piccolo comune della provincia di Reggio Emilia da sempre legato alla storia del fiume Po, una cittadina da non perdersi a pochi chilometri da Mantova, Parma e Reggio Emilia. In città sono diversi i luoghi che ospitano la manifestazione, dal Palazzo Ducale con il suo cortile interno ed il bel giardino esterno fino alle diverse piazze del centro storico. Per due brevi intensi giorni Guastalla si trasforma in un vero Eden, con colori e profumi inebrianti di fiori di ogni tipo che guidano lungo i vicoli del centro tra piante rare, acquatiche, a fioritura autunnale o piante aromatiche officinali. Ci si incuriosisce di fronte ad alberi di frutti antichi dai sapori unici e ormai dimenticati, si guarda con stupore e divertimento le mostre pomologiche di centinaia di frutti poco noti del territorio, i funghi “buoni” e quelli velenosi, i peperoncini piccanti provenienti da ogni parte del mondo.
Piante e Animali Perduti è un’ottima occasione per visitare la cittadina gonzaghesca di Guastalla e le sue attrazioni, come Palazzo Ducale, piazza Mazzini con il monumento a Ferrante I Gonzaga, il Municipio e la cinquecentesca Concattedrale di San Pietro Apostolo, il teatro, la biblioteca e la torre civica.

Sul fronte del rinascimentale Palazzo Ducale un occhio attento può scorgere uno stemma con tutti i simboli della città : il leone rampante dei Gonzaga, il toro rappresentativo della famiglia Torello che aveva acquistato la contea e poi il ducato, il biscione visconteo ed il cane dei Canossa. Nella piazza di fronte, un monumento celebra Ferrante I Gonzaga, sovrano della Contea di Guastalla dal 1539, mentre li accanto si erge il Duomo di Guastalla, che ha riaperto i suoi battenti lo scorso 2 ottobre dopo una lunga ristrutturazione.
Girovagando per le bancarelle del centro storico si può giungere ad un curioso incrocio, chiamato “Croce del Volterra“: se fate attenzione, noterete alla fine di ogni via la presenza di una chiesa. Da est verso ovest, verso i quattro punti cardinali, si trovano la chiesa di San Carlo (o delle Agostiniane), quella di Santa Maria dei Servi (o Santa Maria Annunciata), il Duomo ed infine la chiesa del Santissimo Crocifisso (o delle Cappuccine), in una sorta di percorso dei punti principali della vita di Gesù.
Un’altra chicca di Guastalla è il neoclassico Teatro comunale Ruggero Ruggeri, che ad una prima occhiata può sembrare piccolo, ma ha ben 450 posti. Poco distante, passeggiando lungo i portici quattrocenteschi di corso Garibaldi, la più antica via della città , si giunge alla Biblioteca Maldotti: fino agli anni ’70 era la biblioteca pubblica del paese, mentre oggi è una biblioteca di conservazione, con oltre 100.000 volumi di ogni tipo perfettamente conservati. Ancora qualche passo in centro e ci si troverà di fronte all’imponente Torre Civica, detta “Campanón”, risalente al diciottesimo secolo: è una delle torri nate come punto di riferimento del territorio, con i suoi 40 metri d’altezza.
Per un pranzo gustoso non serve andare troppo lontano: l’Osteria del Principe è un ristorante che offre piatti della tipica cucina emiliana allestito ad hoc per Piante e Animali Perduti, proprio nel centro della fiera. I prezzi sono popolari ed i piatti buonissimi: io ho fatto fatica a scegliere tra tutte le proposte del menù! C’è chi ha provato ad assaggiare le rane fritte, io però non ce l’ho fatta.
Sparsi per il centro di Guastalla ci sono tante altre osterie e ristoranti con varie proposte enogastronomiche, per soddisfare anche i palati più esigenti.
Piante e Animali Perduti è un evento particolare, una manifestazione che dà valore alle piccole cose di ogni giorno: semi, fiori, frutti che utilizziamo nella quotidianità , ma anche quelli che usavano i nostri nonni, e quelli che forse tra non molto scompariranno. Tutti i piccoli produttori e gli artigiani che prendono parte a questa grande festa di Guastalla contribuiscono a mantenere vivi l’amore per la biodiversità e la cura delle tradizioni e a non lasciarli scomparire nell’oblio del tempo e della storia, facendoli riscoprire ad affezionati visitatori e nuovi curiosi che in questi due giorni affollano le vie del centro.
L’appuntamento è a Guastalla l’ultimo fine settimana di settembre: segnatevelo già in agenda per l’anno prossimo ed intanto seguiteli online sul sito, Facebook ed Instagram! 😉
Post in collaborazione con l’Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi
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Adoro questo tipo di eventi dal tocco “vintage”, e soprattutto dall’allestimento visivamente così bello! Grazie per la segnalazione 🙂
Grazie a te! Anche a me questi eventi piacciono molto, e solitamente ci vado se posso 🙂 Questa fiera è stata una bellissima scoperta, un’esplosione colorata per tutti i sensi!
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