Viaggiare in maniera più sostenibile non è impossibile: ognuno di noi può fare qualcosa nel proprio piccolo, in ogni viaggio. Basta poco: ecco il mio alfabeto del viaggiare sostenibile e responsabile! 🙂
A come… Ambiente: un viaggio sostenibile è tale se rispetta l’ambiente circostante. Partendo dai mezzi di trasporto, fino alle scelte che si fanno in loco, ogni atteggiamento è importante per rispettare il territorio che si sta visitando.
B come… Biciclette: utilizza mezzi ecologici e ad impatto zero come le bici per spostarti, sia dove abiti sia quando visiti un posto nuovo.
C come… Condivisione: per limitare gli sprechi e le emissioni e per risparmiare si può semplicemente condividere. Un viaggio, un alloggio, un pasto: è la sharing economy, l’economia della condivisione che aiuta l’ambiente e le persone.
D come… Dare prima di ricevere: che sia un sorriso, un saluto o qualcosa di materiale, è importante essere pronti ad offrire prima di aspettarsi di ricevere qualcosa.
E come… Empatia: il viaggiatore responsabile viaggia con la mente ed il cuore aperti, per comprendere e mettersi nei panni delle persone che incontra, e tornare arricchito nel profondo.
F come… Free walking tour: per visitare una città in maniera economica ed ecologica, i free walking tour sono l’ideale. Queste visite guidate gratuite (si lascia una “mancia” solo se e quanto si vuole) si svolgono a piedi e sono spesso organizzate da giovani locali che mettono tanta passione in ciò che fanno. Un bel modo di scoprire un nuovo posto!
G come… Grazie: il viaggiatore responsabile non si dimentica di dire grazie, è una parola che cerca di imparare, ricordarsi ed usare nella lingua locale del posto che visita.
H come… Hotel? No grazie, a meno che non sia sostenibile e gestito da persone del posto! Il viaggiatore responsabile preferisce soluzioni alternative, più legate al territorio e che coinvolgano gli abitanti locali, come Bed&Breakfast, agriturismi, piccoli appartamenti, Airbnb o anche Couchsurfing. Ci sono anche strutture eco e green di ottima qualità : si possono trovare online su portali green come Piuturismo ed Ecobnb.
I come… InterRail, un modo ecologico (ed economico) di viaggiare. Il treno permette di spostarsi con ritmi meno frenetici e di arrivare fin nel cuore delle città , senza inquinare, e la formula dell’InterRail apre le porte ad un viaggio di avventura, esplorazione, libertà .
L come… Lentezza: scoprire o riscoprire un luogo, assaporare un piatto tipico, spostarsi su un mezzo locale…Â tutto ha un sapore diverso se fatto lentamente.
M come… Musica, il linguaggio universale che unisce tutte le culture, assieme alla danza, al canto e a tante altre arti.
N come… Naturale: in viaggio ma anche nella vita di ogni giorno cerca di utilizzare prodotti naturali, come alimenti, frutta e verdura bio, prodotti ecologici e materiali poveri e semplici, per scelte più responsabili per te e per l’ambiente.
O come… Occhi: guarda negli occhi chi incontri, ma non dimenticarti di ascoltare, sorridere e tendere la mano. Cerca di conoscere chi abita il luogo che stai visitando.
P come… Piedi: sono il tuo mezzo di trasporto migliore, per camminare in lungo e in largo e visitare quanto più possibile senza inquinare.
Q come… Quando: decidere quando viaggiare è fondamentale per evitare di spostarsi quando lo fa la maggior parte dei turisti, per visitare un luogo con più calma e per godersi meglio una destinazione. La bassa stagione è l’ideale per approfittare di prezzi più bassi e per aiutare anche il turismo di diverse località  a destagionalizzarsi.
R come… Rispetto, per chiunque e per qualunque cosa incontri in viaggio: per le persone innanzitutto, ma anche per i luoghi, per le culture e per le tradizioni locali.
S come… Street food: i mercati tipici e le bancarelle che vendono cibo sono piccoli scrigni di cultura locale. Assaggia le pietanze tipiche dai venditori ambulanti e nei mercati locali: scoprirai l’enogastronomia del posto spendendo poco!
T come… Tipico: se visiti un posto cerca di scoprire cosa è tipico del luogo, sia per assaggiare i prodotti enogastronomici sia per conoscere le tradizioni. In questo modo ti immergerai davvero nella cultura locale.
U come… Utilità : il turismo può essere davvero utile per una località , per la sua popolazione ed in generale per lo sviluppo dell’economia locale, se attuato con i giusti principi e nel rispetto del luogo e dei suoi abitanti.
V come… Viaggiatore e non turista: qual è la differenza? Il viaggiatore non va alla ricerca delle 10 cose da vedere di un luogo, ma si perde tra i vicoli di una città . Ama esplorare, provare le cose tipiche di un posto e muoversi con mezzi locali. Non segue i classici itinerari, ma li crea da sé, con i consigli della gente del luogo.
Z come… Zaino: un bagaglio pratico, comodo e facilmente trasportabile come uno zaino può aiutare a viaggiare più leggeri e ad inquinare di meno.
…e # come #viaggiaresponsabile, il tag che ho creato per segnalare tutte le iniziative o proposte di turismo sostenibile e responsabile in Italia e nel mondo: usalo sui social per farmi conoscere nuove idee!
Sicuramente avrò dimenticato qualche aspetto fondamentale o qualche particolare per viaggiare in modo sostenibile e responsabile: ti va di aiutarmi ad arricchire questo abecedario della sostenibilità con i tuoi suggerimenti? 🙂 Lasciami la tua idea nei commenti!
- #viaggiaresponsabile
- ecoturismo
- interrail
- turismo responsabile
- turismo sostenibile
- viaggio responsabile
- viaggio sostenibile
Mi piace molto questo alfabeto! Io cerco di viaggiare sempre in modo responsabile, anche se ho un grandissimo punto debole: l’auto! Adoro i viaggi in macchina, anche se so che è uno dei mezzi più inquinanti in proporzione. L’unica cosa che non condivido con te è la distinzione tra turista e viaggiatore: esiste anche la via di mezzo, a me per esempio piace vedere le 10 cose più turistiche del posto e, allo stesso tempo, perdermi tra i vicoli 🙂
Ciao Agnese! Ti capisco, anche a me sono piaciuti molto i viaggi on the road che ho fatto finora… l’auto dà una grande libertà , ma ti dirò che anche il treno non è affatto male! 😉 Certo, poi questo è un alfabeto impegnativo, ma basta alternare e mettere in pratica ogni volta qualche punto per alleggerire la nostra impronta sul pianeta 🙂
E concordo sul fatto che esiste il “turista viaggiatore”, anch’io se visito un nuovo posto vado a vederne le attrazioni principali, abbinandole a lunghi tour a piedi che mi portino anche a visitare le cose meno note. Tutto sta nell’equilibrio tra gusti personali ed un comportamento intelligente!
Grazie per il tuo commento e per i tuoi suggerimenti 🙂
Prendi la bici, anche in combinazione con il treno: un modo ecologico ed economico che dà un po’ di sfida sportiva e avventura al viaggio. E in più fa bene alla salute e permette di mangiare tutto quello che si trova senza rimorsi :p
Ottima idea Tobi! 😀
Io avrei aggiungo: C la consapevolezza, di perché andiamo, di dove andiamo e di cosa ci circonda.
Grazie Luca! Ho scelto un concetto per ogni lettera, per cui tante belle parole sono rimaste fuori: per questo i vostri commenti sono preziosi e fondamentali 😉
Mi piace molto il termine “Consapevolezza”, indica una forma mentis che dovrebbe essere alla base di ogni viaggio, prima, durante e dopo.
Una parola ed un attitudine che sarà sempre più importante. Grazie a te per l’articolo!
Grazie Luca 🙂
Ciao Chiara, io suggerisco “etico”, che come racconto nel mo blog:
“Con etico si intende un comportamento buono, positivo per la pace e il benessere della società .
Un comportamento quindi responsabile ma anche che, se diffuso, aggiunge alla responsabilità un senso di libertà perché incoraggia ciascuno ad esprimere il meglio di se stesso per il bene di tutti, consapevole di essere parte di qualcosa che va oltre al proprio interesse, e al quale si è liberi e compiaciuti di contribuire.
Un viaggio etico di conseguenza è un viaggio che crea benessere sia al viaggiatore sia alle persone e all’ambiente che lo ospitano, in una sorta di scambio solidale. E chi viaggia in modo etico si sente libero perché consapevole di essere una parte importante di un meccanismo che crea e dona benessere.
Un viaggiatore etico si dedica all’incontro e alla conoscenza con rispetto e apertura, si gusta con calma i momenti unici e speciali che regalano i viaggi, ammira e rispetta la natura godendo dei suoi frutti senza deturparla.”
https://viaggiautetnici.com/2016/03/21/viaggi-etici-viaggi-liberi/
Bella la tua idea, grazie per averla lanciata!
Margherita
Ciao Margherita, grazie a te per il tuo contributo, per la bellissima parola che è “etico” e tutte le buone azioni racchiuse in essa!
Un abbraccio 🙂
Pingback: Viaggiare in modo sostenibile – Titolo sito
Scusa la domanda, ma che differenza c’è a livello ambientale tra l’hotel e il B&b?
Ciao 🙂 di solito un b&b offre poche stanze e quindi a livello ambientale impatta meno di un hotel, che solitamente ha più posti letto (mi riferisco a tutto ciò che ruota attorno alle camere, non solo acqua ed energia elettrica). Poi personalmente credo che i servizi di un b&b siano più personalizzati, meno standardizzati di quelli di un hotel: anche questo è viaggiare responsabilmente 🙂 Tu che ne pensi?
Che bel post! io sono d’accordissimo sul fatto che l’ospitalità extra-alberghiera come B&B o agriturismo è, salvo eccezioni, più sostenibile dell’hotel classico. Per esempio il cambio troppo frequente di biancheria e asciugamani, l’uso di cosmetici monoporzione, il sovrariscaldamento delle camere d’inverno hanno un alto impatto ambientale mentre sono in genere moderati nella struttura a carattere familiare. Però mi sentirei di sconsigliare Airbnb anche se è di gran moda. Moltissime strutture di Airbnb sono in proprietà che sono state acquistate semplicemente per un investimento e, benchè io ne abbia utilizzate diverse in passato, non ho mai visto accorgimenti eco-friendly. Inoltre è sempre più comune che i proprietari siano assenti e si faccia il self check in e check out. Ma se vogliamo vivere sostenibile non dovremmo anche incontrarci? conoscere la gente del posto? condividere la cultura?
Ciao Letizia, innanzitutto grazie per aver condiviso il tuo pensiero 🙂 Sono d’accordo con te sugli impatti ambientali degli hotel classici e condivido quanto scrivi su Airbnb, infatti io consiglio l’Airbnb “originale”: mi piace l’idea che ha lanciato inizialmente la startup, ovvero quella di condividere la casa di un abitante del posto, che può anche dare consigli e suggerimenti per vivere il luogo proprio come un abitante temporaneo. Non mi piace se non c’è questa parte, figuriamoci quando non c’è proprio nessun contatto tramite il self check-in/out! Un concetto molto simile all’Airbnb originale è quello dell’Albergo Diffuso, tema a me molto caro. Così si viaggia più consapevolmente e responsabilmente 😉