Muovendosi lungo la costa della Catalogna si incontrano città e paesi meravigliosi; uno di questi è Sant Martà d’Empúries, piccolo villaggio ricco di storia con le sue antiche rovine. Ogni suo edificio racconta di diversi domini, e parla di vicende passate attraverso le sue mura. Il nucleo medievale conserva tutt’oggi la struttura originale delle sue strade, e sulle facciate di pietra delle case figurano ancora scudi e simboli nobiliari.
Lo stile gotico si mescola con gli elementi architettonici delle diverse dominazioni che la città ha conosciuto, così come la vicina Empúries (nella lingua catalana, in spagnolo Ampurias), il cui nome sta a significare punto di raccolta delle merci, da “emporioâ€. Inizialmente fondata dai Focesi di Massalia nella prima metà del VI secolo a.C. sul golfo di Roses, Empúries era situata sulla penisola dove oggi sorge Sant Martà d’Empúries. Successivamente l’insediamento originario si ampliò, divenendo luogo di commercio, con la presenza di mercanti fenici ed etruschi ma anche di una grande popolazione di origine ellenica ed iberica.
Fu colonizzata dai Greci a partire dalla prima metà del VI secolo a.C. (il nome emporion infatti significa anche mercato); passò in seguito ai Romani, dapprima alleati poi occupanti. Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente fu conquistata prima dai Visigoti, poi dagli Arabi e infine dai Franchi. Nel XII secolo, infine, entrò a far parte della Corona d’Aragona.
Tutte le culture hanno lasciato il segno del loro passaggio in questi luoghi: passeggiando sulla battigia e guardando verso la costa, lo sguardo incontra rovine greche, forti romani ed edifici arabi… una serie di meraviglie concentrate in una piccola città .