Dopo un viaggio in treno da Belgrado particolarmente intenso, io e la mia compagna di InterRail abbiamo raggiunto Sofia alle prime ore del mattino. Vedere la capitale bulgara risvegliarsi lentamente è stato emozionante, anche se la stanchezza forse ci ha impedito di approfittare di queste ore più tranquille. La priorità , come sempre, è stata raggiungere l’alloggio dove avevamo riservato due letti per una notte, e questa volta è stata una spiacevole ma divertente sorpresa…
Poiché al momento della nostra ricerca pre-partenza gli ostelli a Sofia scarseggiavano, avevamo trovato con AirBnB una soluzione apparentemente simile: una sorta di “dormitorio” con prima colazione inclusa, a patto che si spendessero almeno 10 €. Naturalmente abbiamo optato per due letti in una camera da 6, ed il prezzo includeva anche la prima colazione. La sorpresa? Scoprire che il dormitorio era in realtà l’abitazione di un’eccentrica signora bulgara, che aveva trasformato i piani superiori di casa sua in una specie di ostello, l'”Hostel Orient Express”. Pulizia e modernità della struttura a parte, la cosa buffa è avvenuta quando abbiamo ritrovato i nostri nuovi amici canadesi al free walking tour di Sofia: inizialmente ospitati in Couchsurfing da un ragazzo locale, i tre si sono ritrovati sbattuti fuori ancor prima di conoscerlo (a sua difesa va detto che i canadesi gli avevano raccontato di essere in due invece di tre), e, nel cercare una sistemazione alternativa, hanno prenotato proprio nel dormitorio in cui pernottavamo noi. Il destino ha voluto farci condividere con loro l’esperienza di un ostello non proprio fantastico, per sdrammatizzare assieme la situazione ed anche la colazione offerta direttamente nella cucina della signora, in modalità “all you can eat”: marmellata casalinga (ottima!) e fette di pane portate direttamente “a mano” da lei, finché non ci si sente sazi. Anche se non consiglierei la struttura, la signora è stata molto disponibile, simpatica e gentile… ma torniamo alla città che ci ha accolte per un paio di giorni.
Sofia è una capitale viva ed accogliente che affascina per la sua lunga storia: assieme ad Atene e Roma è una delle città più antiche del continente europeo. La tribù dei Serdi, che per prima pose le basi della città , diede l’antico nome di Serdica all’attuale capitale della Bulgaria. Ancora oggi la città è un ponte di culture e civiltà tra Oriente ed Occidente, e nei suoi edifici si possono scorgere le testimonianze di tantissime culture diverse, come quelle dei Traci, dei Romani, dei Bizantini, degli Ottomani, fino all’eredità della Russia Imperiale e dell’Unione Sovietica, nonché qualche segnale di una recente modernizzazione.
Sosta intermedia nel nostro InterRail da Belgrado ad Istanbul, Sofia ci ha regalato due giorni di sole alla scoperta della sua vasta offerta culturale e naturale. A dispetto di quanti me ne avevano parlato male, consigliandomi addirittura di saltare la tappa, io vi dico che ci sarebbe voluto un giorno in più: non tanto per visitare il centro storico cittadino, che si visita tranquillamente a piedi in una o due giornate, quanto per fare qualche escursione nei dintorni, per ammirare ad esempio la chiesa di Boyana patrimonio dell’UNESCO, le cascate ed il lago di Boyana all’interno del parco nazionale e la vista panoramica su Sofia e su tutta la vallata dalla cima dei monti Vitosha, alti più di 2000 metri.
Sofia in InterRail
La città ha una stazione ferroviaria principale, la Tsentralna Gara, ben collegata con Romania, Serbia e Turchia e con le altre principali città europee grazie ad una rete di trasporti internazionali. Si può viaggiare di notte, ma noi non siamo state fortunate: per raggiungere Istanbul c’erano infatti lavori in corso, e con due cambi tra treni ed autobus non siamo riuscite a chiudere occhio. Una volta raggiunta Istanbul, però, la vista dell’alba che sorgeva sul Bosforo ci ha ripagate di tutte le fatiche!
Attenzione: per partire da Sofia verso la Turchia bisogna informarsi bene sulla situazione attuale al momento del viaggio, perché a causa di lavori di costruzione ancora in atto i treni diretti ad Istanbul ed in generale in Turchia si fermano al confine tra Bulgaria e Turchia. Con il treno da Sofia in circa 4 ore si arriva fino a Dimitrovgrad, da cui si prende un autobus sostitutivo che porta fino a Kapikule in Turchia. Da questa città vicinissima al confine si arriva ad Istanbul con un altro autobus nel giro di qualche ora. Il biglietto InterRail è valido su questi autobus, ma è necessario prenotare il posto alla stazione di Sofia.
Cosa non perdervi a Sofia
Sofia offre tanti luoghi e monumenti da vedere in un centro storico raccolto e visitabile completamente a piedi. Date le sue numerose influenze culturali e le diverse religioni che si sono succedute nel corso dei secoli, la città è un turbinio di edifici e monumenti di ogni epoca e stile. Cosa non ci si può perdere durante un viaggio nella capitale della Bulgaria? Sicuramente…
- la Chiesa di Santa Sofia, che dà il nome alla città e fu costruita ancora sotto il regno di Giustiniano, mescola perfettamente elementi orientali con quelli occidentali, dato che nel 1800 venne trasformata in una moschea;
- la Cattedrale di Aleksander Nevski, la più grande cattedrale ortodossa nella regione dei Balcani. Eretta per commemorare la liberazione dai turchi, ha uno stile bizantino con cupole placcate in oro, ed il suo interno è riccamente decorato con icone e dipinti;
- la Moschea Bania Bazi Dzamija, con il suo minareto, è la moschea più grande e bella della Bulgaria, oltre ad essere l’unica attiva in tutto il paese. Fu ideata dall’architetto Sinan nel 1576, lo stesso costruttore delle moschee di Instanbul e Solimano;
- la Sinagoga, che sorge di fronte alla moschea, con il Museo della Sinagoga, terzo in ordine di grandezza tra i musei dedicati alla comunità ebraica in Europa, dopo quelli di Budapest e Amsterdam;
- la Piazza dell’Assemblea Nazionale, con la statua a cavallo dello zar Alessandro II, il monumento ai liberatori e l’edificio dell’Assemblea;
- Piazza Nezavisimost, con l’edificio del defunto Partito Comunista Bulgaro e la sede della Banca Nazionale di Bulgaria. Al centro della piazza, chiamata “Largo” per i suoi ampi spazi, troneggiava fino al 1989 la statua di Lenin, oggi sostituita oggi da una scollata Santa Sofia;
- il grande viale Bulevard Osvoboditel, su cui si affacciano importanti edifici come la bella chiesa russa di San Nicola ed il museo della capitale;
- l’ottocentesco Palazzo Reale, in piazza Aleksandar Battenberg, con il Museo Etnografico racchiuso al suo interno;
- il Nacionalen Teatăr Ivan Vazov, il più grande teatro di prosa della Bulgaria, costruito da architetti viennesi agli inizi del Novecento in stile neoclassico e ricostruito a causa di un incendio una ventina d’anni dopo;
- i marciapiedi del centro storico, di un bel colore giallo, così voluti in occasione del matrimonio del re Ferdinando agli inizi del 1900;
- la Chiesa circolare di San Giorgio, costruita ancora tra il 200 e il 400. Distrutta e ricostruita più volte, sotto la dominazione turca venne convertita in una moschea. Oggi è un museo visitabile con i suoi dipinti;
- la piccola Chiesa semi-interrata Sveta Petka Samardžijska, del XIV-XV secolo, all’interno del complesso archeologico;
- i Bagni minerali: si tratta di antichi bagni pubblici andati distrutti durante la seconda guerra mondiale ma ricostruiti successivamente. Tutta la città è ricca di bagni termali;
- il Museo di Storia Nazionale, che custodisce il noto Tesoro dei Traci. Proprio per questo motivo questo è uno dei maggiori musei d’Europa, e si trova fuori dal centro storico, nel quartiere di Boyana.
Prendetevi una pausa qui:
Alla Izbata Tavern si possono mangiare piatti succulenti e gustosi e specialità tipiche del posto in un ambiente bulgaro curato e suggestivo. I prezzi sono molto bassi, ma il servizio e la qualità sono ottimi. Provare per credere! Il locale si trova nei pressi della Cattedrale di Aleksander Nevski, al numero 18 di Slavjanka Str.
Fate un salto…
al mercato centrale coperto Central Hali, di fronte alla moschea: potrete acquistare prodotti artigianali e tipicità locali da gustare subito o portare a casa come souvenir: si sa che i doni più apprezzati sono sempre quelli commestibili! 🙂
Non dimenticate di…
dedicare una giornata al parco nazionale dei monti Vitosha, con la chiesa di Boyana ed i suoi affreschi medievali. Le visite all’interno della chiesa sono consentite per soli 15 minuti a persona, in modo da preservare questo importante patrimonio. Potete visitare tutta la zona anche grazie ai Green Tour organizzati dai giovani locali: in un giro di circa 5 ore si visitano la Chiesa di Boyana, il parco e le cascate.
Per organizzare un viaggio a Sofia date un’occhiata anche al sito ufficiale del turismo della città .
Scoprite qui la tappa successiva (e finale) del mio InterRail!
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